PAOLO PAPPAROTTO (Treviso)

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Comincia a lavorare con i burattini nel 1979, privilegiando l’attività di burattinaio solista, ma dedicandosi anche alla ricerca sul teatro di figura e all’attività di gruppo con pupazzi meccanici. Partecipa ai più importanti festival internazionali europei, spingendosi fino a Teheran e ottenendo importanti riconoscimenti al suo lavoro.Una baracca di stile veneziano e un gruppo di burattini con i personaggi della Commedia dell’Arte (Arlecchino, Pantalone, Colombina, Brighella, il Diavolo e compagnia) sono gli elementi costanti degli spettacoli che Paolo Papparotto mette in scena per i bambini, stimolando il pubblico ad intervenire e a mettere a dura prova le sue capacità di improvvisazione, come vuole la tradizione del teatro di burattini.

Arlecchino e la strega rosega ramarri: anche le streghe si innamorano ma quando lo fanno combinano un sacco di guai. Arlecchino viene trasformato in lupo e Brighella, aiutato dai bambini, cercherà di rimettere le cose a posto.

Qui Arlecchino, normalmente sottovalutato nelle baracche burattinesche italiane in quanto servo bergamasco rozzo e insensibile, è un acrobata, nei limiti consentiti dal guanto, ama i travestimenti, è un amorale (non immorale), è un bugiardo per il gusto delle spiritose e incoerenti invenzioni, ha una fame smisurata e ama le donne, soprattutto quelle degli altri…

Spettacolo in baracca grande con Paolo Papparotto e Cristina Marin.

AVVISO (lo stesso in tutte le pagine)